Fino ai 24 mesi, è improprio parlare di disturbi del sonno. Dai due anni in poi, invece, effettivamente possono verificarsi veri e propri disturbi del sonno nei bambini, che vanno dai comuni “incubi” ai “terrori notturni” in cui il bambino si sveglia agitato, piangente, persino con tachicardia e aumento della sudorazione.
Se questi disturbi del sonno dovessero protrarsi, una volta escluse cause fisiologiche (la sindrome da reflusso è una delle più frequenti) e quando anche tutti i rituali tranquillizzanti risultassero inefficaci, si può prendere in considerazione un aiuto farmacologico: in particolare, si tratta della niaprazina, oggi in commercio in Italia solo sotto forma di principio attivo, che viene preparata come sciroppo galenico in farmacia dietro presentazione di ricetta medica (fino al 2012, invece, era ancora possibile acquistare il Napron, nome commerciale dello stesso farmaco).
Questo sciroppo pediatrico per dormire sfrutta gli effetti collaterali della niaprazina, un antistaminico di prima generazione, che induce appunto sonnolenza: è generalmente ben tollerato dai bambini, non dà assuefazione e soprattutto la preparazione sotto forma di niaprazina sciroppo galenico consente di adeguare perfettamente la concentrazione e il dosaggio alle esigenze (età, peso, ecc.) di ogni piccolo paziente.