Fino alla fine del 2012, era abbastanza comune per i pediatri prescrivere il Nopron sciroppo soprattutto per i disturbi del sonno nei bambini.
Oggi, benché il Nopron non sia più disponibile per problemi legati alla casa farmaceutica che lo produceva, il suo principio attivo, la niaprazina, in quanto farmaco orfano (ossia un farmaco utile per curare determinate patologie ma che per motivi soprattutto di convenienza economica non viene prodotto dalle case farmaceutiche), può essere prescritto da un medico con una ricetta ad hoc per il singolo paziente e realizzato come preparazione galenica (ossia un farmaco preparato direttamente dal farmacista nel suo laboratorio).
Della niaprazina, un antistaminico di prima generazione, in questo caso viene sfruttato un effetto collaterale, ossia il fatto di provocare sonnolenza. A livello farmacocinetico, il picco di concentrazione plasmatica di niaprazina si raggiunge dopo 30-90 minuti e il tempo di emivita non supera le 6 ore (l’escrezione avviene per la maggior parte per via urinaria).
Ma la niaprazina non è efficace soltanto per i disturbi del sonno in età pediatrica: nel dosaggio per adulti, 30-60 mg alla sera, mezz’ora prima di andare a dormire (ma per le prime somministrazioni il medico probabilmente prescriverà un dosaggio ridotto), la niaprazina sciroppo galenico può essere un valido aiuto contro l’insonnia, i risvegli notturni e i disturbi del sonno.
Rispetto all’utilizzo pediatrico, ovviamente, il paziente adulto dovrà usare qualche attenzione in più, innanzitutto evitando di assumere niaprazina in concomitanza con psicofarmaci o con alcol, e facendo maggiore attenzione a eventuali effetti collaterali come la sonnolenza diurna che può compromettere la vigilanza alla guida di veicoli o macchinari.